Eclissi di Luna, eccoti ritrovata!
Ciao a tutti e benvenuti in questo articolo dedicato all’esperienza di questi giorni, che ruotano intorno alla bellissima e potente energia dell’eclissi di luna di Mercoledì 26 Maggio.
Il tessuto energetico ha iniziato a modificarsi già da qualche settimana: si è verificato lo spezzarsi di una pezzo importante della nostra terra, ovvero di tutto ciò che riguarda ciò su cui avevamo costruito.
Questo coinvolge essenzialmente il rapporto con la nostra casa e quindi con la nostra famiglia, sia attuale, sia di origine.
Rompendosi questo pezzo di terra su cui poggiavamo la nostra crescita, si è verificato un riverbero che ha messo in discussione il dove possiamo effettivamente sentirci al sicuro noi, quindi cosa ci fa piacere avere come base di appoggio e ha attivato una forte messa in discussione, se non proprio abbandono, di ciò che è stato parte integrante delle nostre abitudini per anni.
Questo periodo quindi, la cui eclissi rappresenta l’inizio della consapevolezza razionale su queste dinamiche e la cui fine è spostata a livello energetico almeno di altre 3 settimane a partire da adesso, ci coinvolgerà in un reset di ciò che è stato per generare ciò che vogliamo.
Si attiveranno quindi tematiche relative alla casa in cui abitiamo: è il posto adatto a noi o vogliamo spostarci?
Questa casa in cui siamo adesso, che sia dei nostri genitori o che sia un’altra, potrebbe contenere tracce di pensieri e dinamiche obsolete per la nostra nuova forma che verrà e in tanti sentiremo necessità di cambiare, quasi direi in certe situazioni, la sensazione di urgenza nel dover andare altrove.
Questo riguarderà anche la relazione con i nostri genitori e le dinamiche della famiglia di origine, da cui vorremo prendere le distanze, ancora una volta. Per cui stanno riemergendo in questi giorni situazioni che si paleseranno sotto forma di conflitto per portare alla luce cosa ancora stiamo mettendo in atto della generazione passata.
Ricordiamoci che periodi come l’eclissi ci chiedono verità, togliere le maschere, ricordare che siamo qui tutti per portare la nostra luce nel mondo e che abbiamo impostato una sveglia per essere presenti e creare un mondo fatto di nuove terre.
Naturalmente questo riguarderà anche le relazioni: tutto ciò che è nato in precedenza e non è stato ancora messo sotto la lente di ingrandimento del giudice del cambiamento, dovrà farlo. Le relazioni quindi “datate” che siano esse effettive, oppure platoniche, verranno sradicate dal terreno precedente per vedere che radici possono attecchire in nuove modalità di comunicazione e scambio. Dovremo trovare tutti una forma di comunicazione diversa rispetto alla precedente utilizzata, perché quella non ha portato da nessuna parte fino ad oggi (ovviamente nei casi di relazioni poco soddisfacenti) e continuerà a sbattere contro gli stessi limiti.
Ecco quindi che dobbiamo provare nuove strade per dare una chance a questo genere di relazioni, laddove nuove strade non significa necessariamente perdersi per poi ritrovarsi, ma significa sicuramente aprire gli occhi e vedere che non siamo più gli stessi di prima, nè io nè tu, per cui dobbiamo prenderci la briga di ricominciare e sapere se ci piacciamo ancora.
Per le relazioni poi relativamente nuove, un po’ di incertezza è prevista perchè dovremo anche qui capire se uno dei due o entrambi riversano nella relazione modi di comunicazione che si usavano con le passate relazioni.
Basta far girare la ruota come al solito. Se vi accorgete di una dinamica simile, non datele più fiducia. Non ha funzionato in passato e non funzionerà adesso. Bisogna avere il coraggio di andare in terre ancora poco conosciute.
Dall’eclissi in poi quindi inizieremo a comprendere le cose che ci sono successe nelle settimane precedenti. Inizieremo a dare un senso alle cose, ma non sarà così rapido come processo, poiché le rivelazioni coscienti possono diventare in poco tempo chiacchiere nella testa che ci distoglierebbero dal processo, delegato per lo più a una parte più inconscia.
Se proprio vogliamo cogliere il bello di questo periodo, togliamoci le maschere e concediamoci di vederci meglio allo specchio. Se appaiono sensi di colpa e vittimismo, prima di nascondere le cose terribili che temiamo di fare, immaginiamoci di permetterci di farle e, se ci riusciamo, permettiamoci di farle.
Vi faccio un esempio: vi sentite in colpa a trattare male una persona quando non rispetta i vostri spazi? Aprite la bocca senza pensarci troppo e date uno stop.
Mettiamo in atto ciò che ci siamo impediti di fare, perché disturbava l’immagine che abbiamo creato di noi in testa.
E’ sempre tempo di cambiamento.
Una cosa iper raccomandata: tempi vuoti, tempi assieme ad animali, tempi insieme alle piccole semplici cose del mondo (giardini, bar, cucinare, passeggiare, andare in palestra)
L’illuminazione di oggi non è in India o nella meditazione trascendentale, ma nel godere la sensorialità della vita.
Se avete bisogno di una mano per questo periodo, ci sono sempre per voi.
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Noemi